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Famiglie e Religioni. Dai Matrimoni Interfede all’educazione dei Figli: Come cambia L’italia di Oggi

a cura di

Maria Rosa Ardizzone – Francesca Baldini – Romana Bogliaccino

Introduzione

Prof. Giuseppe Chinnici – Presidente della Fondazione Beato Federico Ozanam – San Vincenzo De Paoli, Ente Morale – Onlus

Il presente progetto mira a indagare il cambiamento socio-culturale innescato dalla globalizzazione in un’ottica interreligiosa. Nello specifico, l’obiettivo dell’indagine è di comprendere come stia cambiando il concetto di famiglia in un’Italia multietnica, ma soprattutto multireligiosa, e quanto la presenza di diverse religioni possa incidere sulle unioni matrimoniali e di conseguenza sull’educazione dei figli.

L’indagine parte da un convegno realizzato nell’ottobre del 2020 dal gruppo “Donne di Fede in Dialogo” di Religions for Peace Italia, organizzato al fine di far luce sull’aumento dei matrimoni tra persone di religioni diverse. Da qui l’esigenza di indagare come stia cambiando la società italiana a fronte di una globalizzazione che porta con sé culture e religioni differenti. L’incontro tra persone di religioni diverse, sia che arrivino da altri paesi, sia che provengano dallo stesso paese, può generare unioni o matrimoni interfede, disegnando di conseguenza un volto nuovo per il nostro paese. Da quelle unioni nascono figli che vivono di riflesso le scelte religiose dei genitori e che spesso sono messi davanti ad un bivio nella preferenza della fede. Da qui l’applicazione di una scelta spesso radicale, oppure di una “non scelta”, che induce molti giovani a vivere la religione o la spiritualità in maniera marginale, spingendoli a non interessarsene minimamente. Fondamentale in questi passaggi è il ruolo della donna che spesso, essendo maggiormente credente o praticante, in quanto madre ricopre il ruolo di colei che è preposta al passaggio di fede.

In una società sempre più globale sta cambiando anche il volto della famiglia. Se nel corso dei secoli si è passati dalla famiglia allargata a quella nucleare, questa oggi appare per qualcuno una struttura sociale superflua, non essendo ritenuta necessaria alcuna ufficializzazione. Secondo i dati Istat nel 2019 si sono celebrati undicimila matrimoni in meno rispetto all’anno precedente, con un aumento però dei riti civili del 52,6%.
Un trend che si conferma anche per l’anno 2020. Ci si sposa di meno e sempre più evitando la cerimonia religiosa. Una secolarizzazione del matrimonio che, nel nostro paese, si ripercuote sulla famiglia. Le cause  possono essere varie e tra queste indubbiamente troviamo un aumento di coppie in cui i coniugi professano credi religiosi diversi, coppie che spesso scelgono il rito civile per evitare conversioni o celebrazioni con funzioni religiose miste.

Obiettivo di questo volume dal titolo Famiglie e religioni. Dai matrimoni interfede all’educazione dei figli: come cambia l’Italia di oggi, promosso dalla Fondazione Beato Federico Ozanam – San Vincenzo De Paoli, Ente Morale – Onlus, in collaborazione con il gruppo donne dell’associazione Religions for Peace Italia, è quello di comprendere non solo come stia mutando il volto della famiglia a partire dal matrimonio, ma quanto la religione incida su questi fattori di cambiamento.

Il volume mira così ad indagare, attraverso contributi di natura sociologica, pedagogica e giuridica, cause ed effetti di un cambiamento sociale legato alla famiglia per quella che la Costituzione Pastorale sul Mondo contemporaneo Gaudium et Spes definisce: “una scuola di arricchimento umano”. Inoltre, la ricerca si arricchisce della visione di tutte le religioni presenti, con i contributi dei rappresentanti religiosi, che forniscono un punto di vista unico su limiti ed opportunità dei matrimoni interfede.

A completare il libro, le testimonianze dirette di coppie che vivono un matrimonio interconfessionale e di figli nati all’interno di matrimoni interreligiosi, in cui emerge come, nella maggior parte dei casi, il figlio/a segua la religione del genitore più credente. Inoltre, emerge come sia necessario dare anche al bambino, seppur piccolo, delle indicazioni in ambito di fede, che poi possono essere recepite e sviluppate anche in età adulta. Dunque, se la famiglia, colonna portante ancora oggi della società, risente della globalizzazione e del pluralismo religioso, qual è la portata della sfida sociale?

L’incontro tra culture e fedi diverse, sintomo di vivacità culturale, genera nuovi scenari che come società italiana dobbiamo saper affrontare e comprendere. Saper leggere i segni dei tempi e i mutamenti culturali, è necessario per chi cerca di stabilire ponti di dialogo tra credi e sistemi religiosi diversi, al fine di armonizzare le differenze e lavorare per una società più equa. Questo libro mira così ad analizzare, senza fornire nessun giudizio, quella che è una fotografia sulla realtà di oggi della famiglia, al fine di trovare risposte a interrogativi attuali, con uno sguardo al futuro.

Dalle analisi svolte nei vari saggi e dalle testimonianze riportate, emerge un quadro molto vario e interessante delle condizioni concrete e spirituali in cui si trovano a vivere le famiglie nate dall’unione di persone appartenenti a religioni diverse. Le sfide che queste famiglie affrontano non sono di poca rilevanza, in modo particolare quando devono confrontarsi con i molteplici problemi riguardanti la crescita e l’educazione dei figli.

Sappiamo quanto sia determinante per il loro futuro l’ambiente nel quale i giovani si formano e costruiscono gli strumenti per rapportarsi a se stessi, alla propria interiorità e ricerca di spiritualità, così come al mondo esterno, alla necessità sociale di convivere con gli altri.

Al di là di ogni particolare scelta di fede e di tradizione culturale religiosa, quello che conta nella famiglia è soprattutto una solida base morale, una chiara visione di ciò che è bene o male per se stessi e per la comunità. In questa prospettiva, il ruolo della famiglia è sempre fondamentale e primario. Se l’unione è fortemente e sinceramente basata su un sentimento comune di amore e di dedizione reciproca, su un tacito patto che comprenda l’intenzione di proiettare valori positivi verso il futuro, attraverso la cura dei figli e la loro formazione umana e spirituale, la famiglia, qualunque sia l’origine e la pratica religiosa dei suoi membri, avrà un ruolo costruttivo e benefico per tutta la società. L’amore, dunque, appare come la componente più importante, vitale e decisiva in ogni tipo di unione: l’amore che induce due persone a intraprendere il difficile cammino di una convivenza basata sul rispetto, sull’aiuto reciproco, sulla comune intenzione di contribuire al bene di tutti; l’amore che porta alla nascita dei figli e che viene profuso generosamente nel fornire loro tutte le sicurezze e necessità fondamentali, nell’educarli e dotarli di validi principi per farsi strada nel mondo con atteggiamento aperto e altruista; l’amore che continua in ogni fase dell’esistenza a ispirare le azioni della famiglia verso la cura dei più deboli e a orientare lo spirito dei singoli verso le idee e le fedi che, abbracciate con profonda e pura vocazione, offriranno risposte, senso e gratificazione superiore all’animo di ognuno.

Rivolgo i miei sentiti ringraziamenti a tutti gli autori e le autrici del libro, a tutti i membri della Fondazione Beato Federico Ozanam – San Vincenzo De Paoli, Ente Morale – Onlus, che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto e in particolare al Segretario Generale della Fondazione, Dott.ssa Viviana Nunziato per la preziosa opera svolta.